Il caldo profumo del
suo corpo eludeva ogni mia speranza che tutto fosse vero. Le mie membra giacevano
stese sul letto come se nulla mi
circondasse, tranne lei, quella bellezza naturale. Il suo seno era morbido come
le piume di un uccello. La mia mente era estasiata da tanta bellezza, come se
nessuna donna fosse esistita prima di lei. Ma la sua voce leggera mi disse :
“Svegliati. Non sognarmi più. Esci. Cercami. Dove ogni parte del mondo respirerà
libertà, io ci sarò.”
Aprii le finestre della mia camera, e la città era grigia,
cupa, nebbiosa, fumosa. La realtà era finzione. Seguii così il consiglio della
donna e andai in un bosco non molto distante da quella città, dove si respirava
libertà. E li la vidi, bella come nel sogno. Vera come non mai. Lei era realtà. La natura era realtà.